NOTA STAMPA
03/12/2020, Catania
Anàmnesi. Interrogare per ritrovare. Questo il titolo del volume digitale, da sfogliare online o scaricare sul proprio dispositivo, dedicato al racconto delle vicende e all’illustrazione dei significati storici che ruotano intorno alla straordinaria scoperta archeologica della stipe di piazza San Francesco, avvenuta nel 1959 in Via Crociferi a Catania.
Il volume, realizzato con i contributi di G. Biondi, F. Caruso, R. Gigli e A. Pautasso, ricercatori ISPC CNR – Catania impegnati nelle attività del progetto ministeriale, che negli anni si sono dedicati allo studio e alla comprensione di alcuni dei ritrovamenti avvenuti nell’area, rappresenta uno strumento di comunicazione ‘dinamico’ per l’alto grado di interazione che consente al lettore. Ricco di contenuti grafici, fotografici e multimediali da consultare, rientra fra i prodotti di divulgazione e valorizzazione dei risultati della ricerca previsti dal progetto TeCHNIC “Tools for Cultural Heritage maNagement In urban Contexts”, orientato anche alla produzione di contenuti culturali che, sfruttando le più moderne tecnologie, siano capaci di soddisfare le esigenze di conoscenza di un pubblico ampio e diversificato.
Info Box
TeCHNIC è un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca all’ISPC-CNR, sede secondaria di Catania, nell’ambito dell’avviso D.D. n. 467 del 2 marzo 2018 per la presentazione di progetti di “Proof of Concept” il cui scopo è la “verifica del potenziale industrialmente innovativo di idee e conoscenze sviluppate nell’ambito di attività di ricerca fondamentale”.
Test-site del progetto è Via Crociferi, che ha inizio proprio da piazza San Francesco, luogo privilegiato di questo racconto virtuale. Una strada di eccezionale bellezza sita nel cuore del centro storico della città etnea, oggi contornata da chiese, monasteri ed abitazioni civili: un insieme magistrale di unità dell’architettura barocca, che testimonia la ricchezza civile e il fervore religioso che la città seppe esprimere in età moderna, in risposta alle violente calamità naturali che la colpirono duramente nel corso del XVII secolo. In poche decine di metri si susseguono, infatti, magnifici edifici religiosi e palazzi storici, con storie altrettanto straordinarie da raccontare.
Info e Contatti:
Referente Comunicazione | Dott. ssa Giusi Meli
PhD Student, Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale – Disum Unict